Delle prime settimane di giugno del 2005, alcune banche hanno segnalato
casi di mail fraudolente che richiedevano ai loro clienti dati personali,
in particolare i codici per accedere ai servizi on line.
Queste mail sono composte utilizzando il logo, il nome e il layout tipico della
banca imitata e invitano il destinatario a collegarsi tramite un link ad un
sito Internet del tutto simile al quello della società e ad inserirvi,
generalmente attraverso una finestra pop-up, le informazioni riservate quali
codici d'accesso o altri dati personali.
La grafica sottostante può aiutare a capire come avvenga un tentativo di phishing:
La tua banca non ti richiederà mai di inviare via email le seguenti informazioni personali: